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Visualizzazione dei post da maggio, 2013

In Italia, per avere successo, il marketing deve parlare Italiano

Il titolo esprime un concetto che sembra ovvio, ma ovvio non è. La parola "marketing" in italiano non significa nulla ed è anche difficilmente traducibile: fare mercato, commercializzare, analisi di mercato, ecc. Il concetto di marketing è però facilmente spiegabile in lingua italica ed è: processo di soddisfazione del cliente. Come si vede basta poco per eliminare gli anglicismi, o parole inglesi, a favore di una maggiore chiarezza; gli operatori di marketing invece sono ancora molto lontani dalla chiarezza al punto da essere i primi ad agevolare l'introduzione di anglicismi nella pubblicità e in tutta la comunicazione scritta giustificandosi dicendo:"quasi tutti i giovani sanno l'inglese e capiscono questi termini!"... senza chiedersi però se i giovani preferiscono la lingua inglese a quella Italiana nella comunicazione, non credo. 10 anni fa il marketing utilizzava la lingua estera perchè aumentava la percezione di valore del prodotto, ne esalta

Lo spazio pubblico, una miniera abbandonata

Una gran parte della popolazione, soprattutto mamme e bambini, frequentano gli spazi pubblici, in particolare i parchi. Ciò che colpisce, oltre al degrado, è che le amministrazioni comunali non sono riuscite a trovare accordi con le aziende perchè queste ultime "sponsorizzino" lo spazio pubblico rendendosi responsabili della qualità e gradevolezza dello stesso. Ovviamente, in cambio, l'azienda riceverebbe ampio spazio per pubblicizzare i propri prodotti o per creare eventi tematici. Il Comune, avrebbe una voce di risparmio in bilancio garantendo ai propri cittadini una città migliore. Insomma, una miniera d'oro che oggi è lasciata al degrado e spesso all'abbandono totale allontanando di fatto i suoi potenziali e giovani frequentatori. Certo, già sento le voci di coloro che obiettano che solo le grandi aziende potrebbero permettersi certi lussi. Ebbene io dico, ben venga, soprattutto a fronte di un degrado inaccettabile per un Paese come il nostro.

La ripresa? basta volere il cambiamento.

In TV si sente parlare (seppur pochissimo) di crescita. A mio parere, guardando al panorama italiano, ci si accorge che la crescita è un processo ancora non definito, mi riferisco in particolare alla riorganizzazione che le aziende necessitano per rivedere il proprio modello di business post-crisi. I problemi alla base della rimodulazione del modello, sembrano essere i soliti: ancora oggi, i prodotti vengono sviluppati dagli uffici di ricerca e sviluppo i quali, non avendo contatto con il mercato, tendono a creare un prodotto/servizio basato su informazioni che provengono esclusivamente dall'interno. Il secondo problema è che gli uffici di R&D non coinvolgono il marketing nel processo di creazione del prodotto/servizio e questo succede nella moda, nella meccanica ed in qualsiasi altro settore; spesso il risultato è un prodotto privo delle caratteristiche richieste dal cliente, un prodotto destinato al fallimento, se non altro sotto i colpi della concorrenza asiatica. In

La più grande campagna di personalizzazione realizzata in Italia

Coca-Cola coinvolge direttamente i suoi consumatori in 32 paesi. stampando sulle bottiglie 150 diversi nomi soprannomi e vezzeggiativi più comuni in ogni paese. La campagna, supportata da un programma di marketing completamente integrato per la connessione online con i consumatori, rafforza la posizione di Coca-Cola quale innovatore assoluto. Se la campagna intende coinvolgere maggiormente la loro clientela, ci si chiede quali siano i risultati. Ebbene, i risultati sono stati straordinari: 20 milioni di impressions (tra Twitter, Facebook e Instagram). Inoltre, il primo video teaser dedicato al progetto e postato sul canale YouTube di Coca-Cola, in pochi giorni, ha già registrato oltre 130.000 visualizzazioni.

Come costruire una strategia di marketing per un negozio in 6 passi

Un lettore del blog, Marco, mi ha chiesto di descrivere la procedura da seguire per creare una strategia di marketing per il proprio negozio di articoli da regalo.  Per rispondere sarebbe necessario un volume intero, mi limito qui ad elencare i 6 punti da sviluppare, preferibilmente con l'aiuto di un consulente di marketing: stabilire degli obiettivi chiari definire il proprio posizionamento sul mercato comprendere chi sono i propri clienti e soprattutto il loro comportamento d’acquisto conoscere la propria concorrenza e trovare dei gap d’offerta sul mercato individuare le strategie giuste, diverse da quelle utilizzate dagli altri  individuare le iniziative pubblicitarie che garantiscono una visibilità qualificata Queste azioni sono il punto di partenza per chiarire a se stessi come procedere, in quale direzione e con quali strumenti; quasi nessuno attua tali azioni e spesso alcuni negozi si trovano in difficoltà. E' chiaro che la crisi ha un suo peso, ma la manc

Essere concisi è un pregio, essere concisi e superficiali è un difetto.

Spesso ci si lamenta della scarsa efficacia dei mezzi web per promuovere la propria attività; il problema è che nessuno vuole scrivere più di due righe e si continua a sostenere che nel web non bisogna scrivere troppo: breve è bello. Così non è. Vi sono aziende, soprattutto negli USA, che prosperano sul web grazie al fatto che producono molto materiale scritto che descrive in maniera professionale ed approfondita le soluzioni che il proprio prodotto o servizio possono offrire; sono i siti più visitati, anche se scarni di immagini. Le aziende Italiane ancora non hanno investito tempo e risorse su una comunicazione scritta (article marketing) perdendo quindi la possibilità di creare un contatto costante e professionale con i clienti. C'è qualcosa di più inutile di avere un sito statico, sempre quello, sempre con gli stessi contenuti per anni interi? E' come se raccontassi sempre le stesse storie al tuo amico del cuore per anni, ...prima o poi ti abbandonerà!

Lavoro: inventiamolo insieme

È sconfortante vedere come l'utilizzo delle reti sociali si riduca alla condivisione della foto del gatto o di scemenze varie. Al contrario è molto difficile trovare seri e duraturi gruppi di discussione finalizzata a creare un progetto comune, ad esempio la creazione di una cooperativa o lo sviluppo di un idea finalizzata a creare lavoro. Manca creativitá e spirito di condivisione  ma soprattutto vi è una visione distorta della potenzialitá delle reti sociali. Come uscire da tale situazione? Credo che la scuola e le istituzioni dovrebbero insegnare il concetto di gruppo come cellula-base pr la creazione di valore e non come unitá di  antagonismo al sistema.

8 motivi per investire a Bologna

Un video un po' datato, ma sempre attuale; spesso non ci si rende conto delle potenzialità che ci circondano. Bologna, come tante altre città Italiane, offre migliaia di opportunità, è fondamentale però rivedere il modello di business, concentrarsi sulla ripresa a lungo termine e pianificare tenendo conto di tutte le forze che partecipano al business, nel caso di Bologna, bisogna considerare la perfetta interazione fra tutti i soggetti che possono offrire "facilitazioni" nella crescita: aeroporto, ferrovia, autostrade, università, tessuto sociale ed imprenditoriale, ecc. Basta parlare di crisi, parliamo di opportunità!

Il sistema turistico fermo agli anni 80

In Turchia l'84% degli hotel offre la connessione WiFi gratuita anche Svezia e Polonia superano l'80% mentre l'Italia è 19esima su 20 Paesi censiti prima del Portogallo. Nel nostro Paese appena il 53% degli hotel offre gratuitamente il collegamento per computer portatili, tablet e smartphone. Spesso, l'insuccesso di un'intera industria non dipende dalla crisi, ma dall'incapacitá di ristrutturarsi e rivedere il proprio modello di business; il caso del wifi negli alberghi é emblematico, ancor piú lo é in un Paese, come il nostro, dove l'invstimento nel settore turistico dovrebbe essere strategico e all'avanguardia.

Il Latino, la lingua della civiltà occidentale e del marketing.

È così che viene chiamato il latino: una lingua morta, che nessuno parla più, che pochi ancora comprendono. Eppure il latino ogni giorno è intorno a noi, non solo in Italia, ma nel mondo.  Parlando con una collega avvocato danese ho notato che utilizza molti termini latini sia nella lingua parlata che scritta. La lingua inglese ha preso migliaia di termini dal latino (wall da vallum, chester da castra, mouse da mus, street da strata, cat da cattus, ecc.). In norvegese topo si dice mus, pari pari come in latino. Leggere una scritta in latino significa entrare in un’altra dimensione, in uno spazio e in un tempo lontani e sconosciuti. Significa avere di fronte un potere più grandi di noi, perché il latino apre le porte del vissuto, della storia della società occidentale voluta, progettata, fondata, educata ed eretta dai Romani e da nessun altro popolo dell'occidente.  Che dire della lingua latina e del marketing? La parola marketing non nasce nella lingua inglese ma in quell

Comunicazione più "umana" cercasi

Anche una fotografia, seppur banale, può essere espressione di creatività: stimola sensazioni e ricordi in maniera semplice, immediata. Oggi la comunicazione si basa su colori flash, fastidiosi miscugli di movimenti non ben percepiti dall'esperienza umana, da situazioni paradossali e volutamente fuori tempo, fuori luogo. Credo sia tempo di tornare ad una comunicazione più "umana", più vera e diretta, senza per questo togliere nulla alla craetività

Perchè si visitano sempre i soliti siti internet (e geografici)?

L'uomo è abitudinario e sopratutto sta perdendo curiosità. Negli ultimi decenni le statistiche hanno dimostrato che una persona, nella propria vita frequenta gli stessi posti per il 97% della sua esistenza, succede anche per quanto riguarda le abitudini su internet: tutti noi visitiamo gli stessi siti della rete per svariati motivi: sono gli unici che abbiamo memorizzato nei preferiti sono quelli che ci interessano di più perchè ricchi di immagini  abbiamo difficoltà a trovarne altri di nostro interesse in quanto i motori di ricerca sono estremamente dispersivi la nostra capacità di ricerca non ci permette di trovare ciò che desideriamo la nostra immaginazione e curiosità è sempre più condizionata dal lavoro che assorbe anche il tempo dedicato ai nostri interessi personali annullando di fatto interessi "diversi dal solito" Tu che in quale fascia ti riconosci?

Pubblicità e realtà non (sempre) sono la stessa cosa

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