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Visualizzazione dei post da aprile, 2014

25 Aprile, ma quale liberazione?

A giudicare  dagli eventi degli ultimi 70 anni direi che la liberazione è stata una nuova occupazione, perpetrata dagli stessi attori, ma con armi diverse, quelle dell'economia e della finanza . Negli ultimi 70 anni abbiamo dato troppo e mai chiesto nulla, non abbiamo mai imposto il nostro punto di vista, non siamo mai stati agevolati in nulla, ma solo attaccati da ogni parte, da ultimo stiamo subendo un attacco frontale affinchè la nostra manifattura fallisca a favore di quella nord-europea. La via di uscita sarebbe allora una vera liberazione dall'oppressione dell'Europa, dalla globalità a tutti i costi e dalle logiche della finanza basata su una falsa economia reale. Basterebbe forse tornare a pensare molto di più a noi stessi, senza egoismi certo, ma guidati da orgoglio e dignità. Ci permetterebbe di sistemare tutto, fare pulizia, porci regole nostre e dedicarci a ciò che di unico abbiamo sul pianeta: la cultura. Auguro a tutti di vivere il 25 Aprile come un

Basta Cina e Romania, il Made in Italy sta ritornando a casa

Dal 2009 a oggi rientrate un'ottantina di linee produttive puntando sull'automazione e risparmiando sui trasporti. Piquadro, 60 milioni di euro di fatturato negli accessori e nella pelletteria, oggi realizza l'80% della sua produzione in Cina e il 20% in Italia. Recentemente, tuttavia, ha deciso di riportare in Italia i prodotti della gamma più alta. "Li abbiamo affidati, come sempre - spiega l'amministratore delegato, Marco Palmieri - a terzisti, ma stiamo pensando di aprire, in collaborazione con loro, una vera e propria fabbrica nostra, qui nella nostra zona tradizionale, l'Appennino tosco-emiliano". Il motivo si può riassumere nella qualità della produzione artigianale più sofisticata che, in Italia, raggiunge la massima espressione e che è impensabile trovare in Cina. É la stessa molla che, l'anno scorso, ha convinto un'altra azienda di accessori, la Nannini di Pontassieve a riaffidare a fornitori italiani tutta la propria linea in pelle.

I Google glass? Saranno made in Italy

Gli occhiali Google, destinati a rivoluzionare la vita digitale di milioni di persone, saranno fatti dal gruppo italiano Luxottica. L’accordo è stato premiato dalla Borsa italiana, che ha fatto registrare un balzo in avanti del 3,77% ai titoli dell’azienda di Del Vecchio. Google e Luxottica lavoreranno alla nuova generazione di occhiali ipertecnologici. L'azienda italiana metterà in campo tutta la sua esperienza coinvolgendo anche i due marchi più famosi del gruppo: Ray-Ban e Oakley. Le due aziende formeranno una squadra di esperti dedicati a design, sviluppo, strumentazione e ingegneria dei prodotti glass, cercando di unire moda e lifestyle all'innovazione tecnologica.

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